Rib Rid Roìd
Genoa sail, lighting design
2015
In collaboration with Arazzi Laptop Ensemble, Ensemble Elettrofoscari, Teresa Mannino
Light Designer: Michele Mescalchin
EN
Rib Rid Roìd was inspired by Theodor Adorno and Max Horkheimer’s interpretation of the Odyssey in their Dialectic of Enlightenment. The whole poem is seen by German philosophers as an allegory of the process of definition of the self, which characterizes modern enlightened consciousness, an attempt to get rid of the myth, to relegate it to the past in order to impose the rule of rationality and technology, the rule of the man over the nature.
In particular, the sirens’ singing is cited as a metaphor for bourgeois society: the sailors (workers) have to row with their ears plugged while Ulysses (the employee), is the only one who can listen to the chant, thanks to the work of his companions. However, this privilege does not allow him to fully enjoy the beauty before him: “chained” to his social role he can only contemplate the object of his desire, evoking the modern separation between intellectual and manual labor. Acting in this way, Ulysses becomes a motionless spectator of a silent play, and “his impassioned cry, his request for release, has already died in applause.”
IT
Rib Rid Roìd prende spunto dall'interpretazione che Theodor Adorno e Max Horkheimer danno dell'Odissea nella loro Dialettica dell'Illuminismo. L'intero poema è visto dai filosofi tedeschi come l'allegoria del processo di definizione del Sé che caratterizza la moderna coscienza illuminata, il tentativo di liberarsi del mito, di relegarlo nel passato al fine di imporre il dominio della razionalità e della tecnica, dell'uomo sulla natura.
In particolare, il passo delle sirene viene citato quale metafora della società borghese: i marinai (i lavoratori) devono remare con le orecchie tappate mentre Ulisse (il padrone) grazie all'azione pratica dei suoi compagni è l'unico che può ascoltare il meraviglioso canto. Ma questo privilegio non gli consente di godere appieno della bellezza che ha dinnanzi; “ incatenato “ al suo ruolo sociale egli potrà solo contemplare l'oggetto del suo desiderio, inaugurando così la moderna separazione tra attività intellettuale e lavoro manuale. Così facendo Ulisse, diviene spettatore immobile di uno spettacolo muto, e “il suo grido appassionato, la sua richiesta di liberazione, muore già in un applauso “.
